Dove buttare i rifiuti elettronici?

VECCHI CELLULARI, COMPUTER E TABLET, ECCO COME SMALTIRLI CORRETTAMENTE

Buttare i vecchi dispositivi elettronici e gli elettrodomestici è facile se segui queste indicazioni  

Si chiamano RAEE, Rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche. Un insieme molto ampio di prodotti in cui rientrano i nostri vecchi cellulari, computer, tablet, caricabatterie e persino gli elettrodomestici. Ma dove e come vanno buttati i nostri rifiuti elettrici ed elettronici?  

Spesso per pigrizia oppure perché non sappiamo come smaltirli correttamente, li accumuliamo dentro casa, in cantina, in fondo ai nostri cassetti ignari del fatto che al loro interno si nasconde una vera e propria “miniera urbana”: dal ferro all’alluminio, dal rame alla plastica, fino ad arrivare all’oro, al cobalto e al palladio. Materie prime, di cui l’Italia è povera e che, una volta recuperate attraverso il corretto smaltimento, possono essere rimesse in circolo. Questo, però, non è l’unico motivo per cui avviarli al riciclo.  

I RAEE, infatti, possono rappresentare un problema in termini ambientali dal momento che contengono sostanze inquinanti, come i gas ozono-lesivi dei frigoriferi o le polveri fluorescenti delle vecchie TV a tubo catodico. Insomma, sostanze che, se rilasciate nell’ambiente e non trattate correttamente, rappresentano una vera e propria bomba ecologica.  

Secondo i dati diffusi da Erion, il più importante sistema multi-consortile per la gestione di tutti i rifiuti associati ai prodotti elettrici ed elettronici, i primi 10 mesi del 2020 hanno visto un aumento del 13,5% nelle quantità trattate di rifiuti come cellulari e prodotti informatici. Tra le motivazioni principali, ritroviamo l’uso continuativo e costante durante il lockdown, che ha messo a dura prova le prestazioni dei dispositivi più vecchi. Se anche il tuo computer non regge più i “ritmi da lockdown”, ecco dove buttarlo.

MAI NELL’INDIFFERENZIATO O SUL MARCIAPIEDE

La prima regola da tenere sempre a mente è che, se siamo nel dubbio, il sacco nero dell’indifferenziato o il marciapiede non sono mai le scelte giuste. I RAEE devono seguire un trattamento speciale e per questo richiedono modalità di smaltimento diverse rispetto ai rifiuti “classici”.

DALL’ISOLA ECOLOGICA AI NEGOZI DI ELETTRONICA, FINO AL RITIRO A DOMICILIO: ECCO LE ALTERNATIVE

Diverse sono le alternative possibili. La prima è la consegna presso l’isola ecologica più vicina, dove si trovano appositi spazi per la raccolta dei RAEE che da qui vengono inviati in un secondo momento agli appositi impianti di trattamento. In molti comuni italiani, nel caso di rifiuti ingombranti, ci si può avvalere anche del servizio di ritiro a domicilio solitamente messo a disposizione dalla società che si occupa di gestire i rifiuti urbani.   

Esiste poi la possibilità di consegnare le nostre apparecchiature direttamente nei negozi di elettronica. All’acquisto di un nuovo elettrodomestico il negoziante è tenuto a ritirare quello vecchio, a patto che sia equivalente. Ciò significa un frigorifero per un frigorifero, una lavatrice per una lavatrice, … Questo servizio chiamato “Uno contro uno” è del tutto gratuito. Inoltre, nel caso in cui la consegna del nuovo prodotto venisse fatta a domicilio, anche il ritiro da casa del vecchio elettrodomestico sarà fatto senza costi aggiuntivi. Diverso è il caso del servizio “Uno contro zero”, offerto solo dai grandi punti vendita di elettrodomestici tenuti a ritirare i RAEE di piccole dimensioni - quelli inferiori ai 25 cm - anche quando non si compra nulla.