La raccolta differenziata ai tempi dell’e-commerce

Come differenziare nel modo corretto i nostri pacchi e il polistirolo? Scopriamolo insieme

Uno dei protagonisti indiscussi di questa pandemia è stato sicuramente l’e-commerce che ci ha fatto compagnia nei momenti di lockdown e ci ha permesso di raggiungere le persone più care con un piccolo regalo. Una crescita fotografata anche dai dati emersi dal rapporto “L’Italia del riciclo 2020” secondo cui in quest’anno si è registrato un aumento degli imballaggi, soprattutto in carta e cartone, del +7%.

Ma siamo proprio sicuri, una volta passato il magico momento dell’unboxing, di saper differenziare l’imballaggio nel modo corretto? E il polistirolo dove va buttato? Pensiamo spesso che il pacco appena ricevuto sia esclusivamente costituito da carta, mentre, invece, ci sono alcune piccole accortezze che vale la pena tenere in considerazione. Vediamo, quindi, insieme come fare così da non farci trovare impreparati all’arrivo del prossimo corriere.    

DALL’UNBOXING ALLA SCELTA DEL CORRETTO BIDONE

La prima operazione da fare, una volta scartato il nostro pacco, è la separazione del cartone da elementi estranei come eventuali parti in plastica presenti sulla scatola, che possono contenere la bolla di consegna o l’indirizzo di destinazione, e scotch che va nell’indifferenziato e non nella plastica. Talvolta, è possibile trovare alcune graffette metalliche utilizzate per saldare il nostro pacco. Anche in questo caso è utile toglierle e gettarle nella raccolta del metallo.  

Liberato il nostro pacco, possiamo procedere a conferirlo nella raccolta della carta e cartone, non prima però di averlo piegato e appiattito in modo che occupi il minor spazio possibile e per facilitare le operazioni di raccolta da parte degli operatori ecologici. Proprio per questa ragione, se il cartone è di grandi dimensioni è utile ridurlo in tanti pezzi.  

COME DIFFERENZIARE IL POLISTIROLO DA IMBALLAGGIO?

E se nel nostro pacco trovassimo anche del polistirolo, dove va buttato? In questo caso è necessaria un’attenzione in più. Non in tutte le città il polistirolo per imballaggi va conferito nello stesso modo.  

Generalmente va conferito nell’indifferenziato o portato all’isola ecologica, dove ci sono appositi contenitori per la raccolta del polistirolo. Tuttavia, è bene informarsi sulla gestione di tale rifiuto all’interno del proprio comune prima di scegliere erroneamente il bidone in cui buttarlo. In questo caso ci può venire in aiuto Dove lo butto?, la piattaforma digitale pensata proprio per fornirci le indicazioni sulla corretta modalità di smaltimento dei diversi tipi di packaging in accordo con le disposizioni locali del comune in cui ci si trova.  

 

LE NUOVE TENDENZE NEL GREEN PACKAGING

Il packaging in carta e cartone dei nostri pacchi potrebbe però presto trasformarsi per divenire ancora più sostenibile e rispondere così alle esigenze eco-friendly dei consumatori. Guardando i dati, infatti, circa il 70% di chi compra online è disposto a spendere un po' di più pur di garantirsi una spesa “green” (fonte: Idealo 2019).  

Un ruolo fondamentale nel settore degli imballaggi in carta e cartone è svolto dalla cellulosa, materia prima disponibile in natura, a basso impatto ambientale e facile da riciclare. Ma non ci si ferma qui. Secondo una recente ricerca realizzata da Comieco e Scuola Superiore Sant’Anna, tra i nuovi materiali allo studio per la progettazione sostenibile degli imballaggi si va da quelli bio-based di origine animale, a quelli di origine vegetale e alle bioplastiche fino ad arrivare ai nanomateriali, tra i quali spicca la nanocellulosa che ha proprietà uniche come la bassa densità, la grande resistenza, la leggerezza, la rigidità e il basso costo. E non solo: è anche costituita da biomassa, è rinnovabile, biodegradabile e compostabile.