Spazio al green anche nel mondo del lavoro
ECCO QUALI SONO LE PROFESSIONI GREEN SU CUI PUNTARE
Ci si chiede spesso come si uscirà dalla crisi, soprattutto lavorativa, causata dallo scoppio della pandemia che ha investito le nostre vite in maniera del tutto inaspettata. E se la risposta fosse nelle professioni green? Secondo i dati emersi dal rapporto GreenItaly 2020 di Symbola e Unioncamere, le aziende verdi sono quelle in grado di rispondere meglio all’attuale contingenza economica: esportano di più (il 16% contro il 12%), innovano di più (il 73% contro il 46%) e guadagnano di più (il 16% è riuscito ad aumentare il proprio fatturato, contro il 9% delle imprese non green).
Green sta diventando negli ultimi anni sinonimo di resilienza e innovazione. Per questo, il mercato del lavoro richiede figure professionali sempre più specializzate e con competenze verdi. Sono proprio le green skill a fare la differenza: dalle competenze che riguardano la sostenibilità a quelle del riuso fino ad arrivare all’ottimizzazione energetica. Nel 2019, il 78,8% delle imprese italiane ha richiesto competenze green, non solo a chi possiede un titolo universitario (83,1%), ma anche a neodiplomati (78,1%) e a chi si affaccia al mondo del lavoro subito dopo le scuole dell'obbligo (79,8%) [fonte: Legambiente e Green Factor]. Ma che cosa si intende con professioni green?
SPAZIO ALLE PROFESSIONI GREEN…
Secondo la definizione dell’UNEP (United Nations Environment Programme), le professioni green sono “quelle occupazioni nei settori dell’agricoltura, del manifatturiero, nell’ambito della ricerca e sviluppo, dell’amministrazione e dei servizi che contribuiscono in maniera incisiva a preservare o restaurare la qualità ambientale”. Una definizione, quindi, molto ampia che interessa svariati settori e figure professionali, tutti caratterizzati però da una grande attenzione per la sostenibilità e il ridotto impatto sull’ambiente. Proviamo, allora, a calare questa definizione nel mondo del lavoro e vediamo alcune delle professioni green emergenti.
CUOCO SOSTENIBILE
Lo sappiamo: oggi, anche grazie alle numerose trasmissioni di cucina, gli chef sono sempre più al centro dell’attenzione mediatica. Magari però non ti sarà mai capitato di sentir parlare del cuoco sostenibile. Una figura professionale che, alle abilità culinarie e alla conoscenza dei piatti, deve unire da una parte l’utilizzo di prodotti biologici e a kilometro zero, dall’altra la riduzione degli sprechi in cucina e l’attenzione per il riciclo.
ECODESIGNER
L’ecodesign come abbiamo detto qui è un tassello fondamentale dello sviluppo sostenibile e dell’economia circolare. L’ecodesigner, infatti, alle conoscenze nell’ambito del design e della progettazione unisce quelle in ambito ambientale, dalla chimica dei materiali ai temi del risparmio energetico fino all’economia circolare. In altre parole, l’obiettivo dell’ecodesigner è quello di realizzare prodotti “smart”, utilizzando materiali ecosostenibili e dal ridotto impatto ambientale.
INGEGNERE ENERGETICO
In un mondo in cui la sostenibilità e la riduzione dell’impatto sull’ambiente rappresentano le soluzioni principali alla crisi climatica in corso, l’ingegnere energetico è una figura chiave. Il mercato del lavoro richiede, infatti, profili professionali esperti nella produzione di energia pulita e rinnovabile e capaci di sviluppare sistemi di efficientamento energetico.
PROMOTORE EDILE DI MATERIALI SOSTENIBILI
Uno dei settori che sta vivendo una trasformazione green è sicuramente quello dell’edilizia: dall’applicazione di criteri di sostenibilità nella costruzione di nuovi edifici o nella trasformazione di palazzi già esistenti, all’uso di nuovi materiali e processi di edificazione e messa in opera. Da qui nasce la figura del promotore di materiali sostenibili, il cui ruolo è quello di consulenza e di supporto tecnico per favorire, in particolare, un corretto ed esteso utilizzo di materiali edili naturali e l’applicazione di tecnologie e tecniche costruttive per la riqualificazione energetica degli edifici.