Nidina sceglie la bioplastica
NESTLÉ NIDINA LANCIA I COPERCHI E I MISURINI IN CANNA DA ZUCCHERO PER RIDURRE L’USO DELLA PLASTICA CONVENZIONALE
Arrivano i coperchi e i misurini prodotti con bioplastica da canna da zucchero per la linea di prodotti per lattanti e bambini Nestlé Nidina, il brand storico per latti formulati di Nestlé, che da oltre 150 anni investe in qualità, ricerca e innovazione per sviluppare le migliori soluzioni nutrizionali per i più piccolini. Un cambio di pack in linea con gli standard della progettazione ecosostenibile e voluto da Nestlé Nidina per porre solide fondamenta al futuro di tutti i bambini, non solo dal punto di vista nutrizionale ma anche in termini di sostenibilità ambientale.
Il nuovo imballaggio, lanciato in Italia ad aprile 2021, rappresenta un passo in avanti sulla strada intrapresa dal Gruppo per rendere tutti i propri imballaggi riciclabili o riutilizzabili e ridurre di un terzo l’uso di plastica vergine entro il 2025. Ecco allora un rapido identikit delle nuove confezioni.
NUOVE CONFEZIONI NIDINA IN BIOPLASTICA E ALLUMINIO PER UN AMBIENTE PIÙ SANO
Prima di tutto partiamo dal materiale. I nuovi coperchi e misurini Nestlé Nidina sono realizzati rispettivamente per il 66% e il 95% in plastica da fonti rinnovabili vegetali, cioè in canna da zucchero, come certificato anche dall’ente certificatore mondiale (TUV Austria). Inoltre, sono progettati per poter essere avviati al riciclo in quei Paesi che dispongono di impianti di riciclaggio per la plastica (polietilene PE). Ai nuovi coperchi e misurini in bioplastica si combinano poi le latte in acciaio. Questo materiale è tra quelli più riciclati in Italia, come riportato anche dagli ultimi dati disponibili del CONAI: nel 2019 nel nostro paese è stato avviato al riciclo l’82,2% dell’acciaio destinato al consumo.
"Lo sviluppo di soluzioni innovative di packaging sostenibile ha un ruolo importante nella nostra ambizione di avere tutti gli imballaggi riciclabili o riutilizzabili entro il 2025” ha dichiarato Ryan Carvalho, Head of R&D e Chief Medical Officer di Nestlé Nutrition. “Il packaging ricavato da canna da zucchero è un ottimo esempio di come possiamo fare buon uso di materie prime rinnovabili per creare alternative alla plastica tradizionale, assicurandoci al contempo che i nostri prodotti mantengano un livello elevato di sicurezza e qualità.”
TUTELA DELL’AMBIENTE MA ANCHE QUALITÀ DEL PRODOTTO
I materiali utilizzati e le caratteristiche del prodotto rendono le nuove confezioni Nestlé Nidina pienamente rispettose dell’ambiente e conformi agli standard di qualità che da sempre contraddistinguono il prodotto. In particolare, da un confronto con la linea di confezioni precedenti realizzate in plastica convenzionale, emerge che il nuovo pack garantisce le stesse proprietà e funzionalità, senza compromettere l’elevato livello di igiene e sicurezza richiesto dal prodotto.
Nestlé da tempo sta lavorando alla possibilità di introdurre nuovi materiali che siano sostenibili e più rispettosi dell’ambiente così da limitare il nostro impatto quotidiano sul pianeta. Il Gruppo, inoltre, è tra i membri fondatori della Bioplastics Feedstock Alliance, un’alleanza nata proprio per incoraggiare la produzione di materie prime in bioplastica in modo responsabile, vantaggioso per la società ed economicamente attuabile.
MA DOVE BUTTARE LE CONFEZIONI?
Il tappo e il misurino in bioplastica vanno conferiti nella raccolta della plastica, mentre la latta e la pellicola in alluminio sono da buttare nel metallo. Per evitare errori, soprattutto nel caso della raccolta del metallo, il cui conferimento varia da zona a zona, è consigliabile consultare Dove lo butto? che, grazie alla geolocalizzazione, ci fornisce tutte le informazioni su come differenziare correttamente gli imballaggi Nestlé, dovunque ci troviamo in Italia.