Raccolta differenziata più alta durante il lockdown
Raccolta differenziata più alta durante il lockdown
Durante i mesi di lockdown gli italiani si sono dimostrati attenti, non solo nel rispettare le regole piuttosto ferree stabilite dal Governo per far fronte all’emergenza Covid, ma anche nei confronti dell’ambiente.
È aumentata la raccolta differenziata e molte persone si sono dichiarate disponibili a utilizzare le nuove tecnologie al fine di smaltire nella maniera più corretta possibile i rifiuti.
Questo almeno è quanto è emerso dal sondaggio condotto da Nestlé tra febbraio e aprile 2020, ossia durante i mesi di chiusura totale dovuti alla pandemia. Ecco nel dettaglio che cosa è emerso.
Raccolta differenziata: la rilevazione Toluna di aprile 2020
Ad aprile 2020, Toluna ha condotto una rilevazione su un campione rappresentativo di 1300 individui dal nome “Sustainability Survey May 2020”. Secondo la ricerca, gli italiani hanno mostrato maggiore attenzione per la raccolta differenziata rispetto ai sei mesi precedenti. Un trend confermato anche dai dati Utilitalia secondo i quali durante il periodo di quarantena, sarebbe cresciuta del 7%.soprattutto la raccolta differenziata della plastica
Sostenibilità e buone pratiche: il sondaggio di febbraio 2020
Precedentemente, a febbraio del 2020, sempre per iniziativa del gruppo Nestlé, era stata condotta un’altra ricerca, in questo caso riguardante il livello di conoscenza degli italiani degli imballaggi in plastica e il loro corretto smaltimento. Questi i risultati.
Il 62% degli intervistati si è dichiarato influenzato dal packaging dei prodotti già al momento dell’acquisto. Per questo motivo quasi la totalità degli intervistati (89%) dichiara l’utilità delle iniziative promosse dalle aziende per rendere gli imballaggi dei prodotti sempre più sostenibili.
Nello specifico vengono premiati:
- ridotto utilizzo di plastica (64%);
- confezioni in plastica riciclata (56%);
- utilizzo di bioplastiche (46%).
Italiani, raccolta differenziata e nuove tecnologie
Secondo la ricerca commissionata da Nestlé, gli italiani sono molto attenti a un corretto smaltimento dei rifiuti e si dichiarano ben disposti nei confronti della raccolta differenziata.
Il 76% degli intervistati afferma di seguire tutte le indicazioni stabilite dalle regole locali per il corretto smaltimento, con percentuali molto più alte per la fascia di età over 55.
Le nuove tecnologie sono ben viste come supporto per lo smaltimento dei rifiuti anche se le applicazioni per la raccolta differenziata sono ancora molto poco utilizzate. Nonostante questo, il 65% afferma di essere disponibile a utilizzare nuovi sistemi digitali pur di smaltire in modo corretto.
Raccolta differenziata e frammentazione delle regole
Il 90% degli intervistati dichiara di sapere che esistono regole per la raccolta differenziata nel proprio Comune. Il 73% afferma di essere informato e il 24% di conoscerle ma di non ricordarle bene.
Il 74% degli intervistati dichiara anche che l’esistenza di diverse disposizioni tra i Comuni genera confusione. Un’applicazione per la raccolta differenziata quindi, è ben accolta da molti.
Per questo Dove Lo Butto offre la possibilità di conoscere con pochi click tutte le disposizioni previste della zona nella quale ci si trova e differenziare nel modo corretto. Basta scaricare l’app, oppure fare una semplice ricerca con il nome del Comune per conoscere le regole riguardanti lo smaltimento dei rifiuti ed eseguire una corretta divisione della raccolta differenziata.
La raccolta differenziata in Italia: i dati Eurostat
I dati Eurostat sulla raccolta differenziata in Europa offrono uno spaccato positivo per il nostro Paese. In Italia, infatti, si registra la più alta percentuale europea (78,9%) in tema di recupero e riciclo dei rifiuti urbani e industriali. Un numero importante, dal momento che la media UE è di circa il 37,8%, superiore anche a quella di altri paesi europei come la Francia, dove è al 55%, Germania (42,7%) e Spagna (37,1%).
L’impegno di Nestlé
“Gli italiani manifestano un’attenzione crescente per l’ambiente e i materiali riciclabili, stimolando le aziende a muoversi in maniera sempre più strategica verso il business sostenibile” ha dichiarato Marta Schiraldi, Nestlé Packaging Champion per l’Italia.
È per questo motivo che il gruppo si è impegnato a rendere gli imballaggi dei suoi prodotti 100% riciclabili entro il 2025. Ad occuparsi della ricerca e dello sviluppo di nuove soluzioni è il Nestlé Institute of Packaging Sciences, un istituto che offre la possibilità a Nestlé di accelerare gli sforzi nel settore degli imballaggi ecologici. Un centro all’avanguardia con il quale collaborano 180 esperti di imballaggi tra istituti di ricerca, start-up e fornitori.
“riteniamo però che sia necessario un approccio globale al problema – ha continuato Marta Schiraldi – che, oltre alla ricerca, punti a coinvolgere e informare anche i consumatori che, come emerso da questo sondaggio, hanno bisogno del supporto di aziende, enti e Istituzioni per ottimizzare il processo di raccolta e riciclo dei rifiuti”.