Il freddo, la postura sbagliata, le tensioni accumulate a causa dello stress, l’abitudine di portare borse pesanti, le ore trascorse in automobile o davanti al computer possono provocare l’insorgenza di dolori cervicali.
Dolori che spesso si manifestano con cefalea, giramenti di testa, formicolio alle mani, senso di affaticamento al collo (come se la testa fosse molto pesante), nausea.
In questi casi si cerca di risolvere il problema in vari modi.
Capita anche che non si riesca a riconoscerne la causa e si tenda a pensare a ipotesi alternative (tipo problemi alla digestione, labirintite, ecc.).
I dolori causati dalle vertebre cervicali sono la conseguenza di un accorciamento (contrattura) dei muscoli direttamente interessati (muscoli del collo e delle spalle, trapezio). Come dicevamo, questi si contraggono per motivi diversi (postura, stress, pesi) e, accorciandosi, provocano una forte tensione tra le vertebre cervicali che - avvicinandosi tra loro - possono sollecitare le terminazioni nervose provocando i formicolii alle mani.
Quando stiamo seduti in automobile o davanti al computer, spesso siamo portati ad avanzare con il collo, assumendo così una posizione scorretta che accentua la lordosi cervicale e avvicina le vertebre tra loro; quando portiamo un peso con le mani, compensiamo lo sforzo sovraccaricando le cervicali; quando siamo sotto stress, tendiamo a contrarre i trapezi (avvicinando le spalle), compromettendo le cervicali.
Capita spesso che per ovviare alle tensioni al collo si rovesci la testa indietro, provando un momentaneo sollievo: ma solo momentaneo. In realtà in quel caso i muscoli del collo vanno stirati allentando la tensione sulle vertebre: ecco perché la testa andrebbe piegata in avanti molto lentamente.
Per impostare un buon lavoro sulle cervicali occorre in primo luogo mobilizzare la parte di colonna interessata. Le vertebre cervicali non sono separate dal resto del corpo, ma fanno parte della colonna vertebrale. Ecco alcuni consigli di esercizi per la cervicale.
Seduti in posizione eretta (meglio se appoggiati a uno spigolo) con tutta la colonna diritta, ruotare la testa a destra e a sinistra senza piegarla né in avanti né indietro. Eseguire il movimento molto lentamente ed espirando durante la rotazione 5 volte per parte. Sempre lentamente piegare la testa in avanti e indietro per 5 volte. Portare molto lentamente il mento da destra a sinistra e viceversa, ruotando con il mento verso il basso ed espirando durante l’esecuzione.
Una volta mobilizzata la colonna cervicale si può passare a un allungamento dei muscoli del collo.
Appoggiati a uno stipite, sempre con la colonna diritta e aderente allo stipite, scivolare con la testa verso l’alto (come se una corda ci tirasse verso l’alto). Se si riesce a eseguire questo movimento facendo rientrare il mento (non abbassare!), durante l’allungamento espirare per 10 volte stando ben attenti a non staccare la colonna dallo stipite e rilasciando la pancia.
L’allungamento muscolare ottiene uno stiramento eccentrico (il muscolo contratto viene allungato) e questo permette di ottenere un successivo e duraturo rilassamento dei muscoli del collo.
Infine, possiamo stirare i muscoli del collo in modo passivo con ambedue le mani dietro la testa: espirando, molto lentamente, piegare la testa in avanti. Raggiunto il massimo piegamento, tenere lo stiramento per 10 respiri, poi ritornare lentamente alla posizione di partenza. Attenzione: il ritorno deve essere eseguito lentamente, altrimenti può anche accadere di “pinzare” il disco intervertebrale con conseguente forte dolore.
Quando il mal di testa è forte, una contrazione isometrica in contro-resitenza può dare sollievo: con le mani dietro il capo, spingere indietro la testa (come se la si volesse rovesciare) e contemporaneamente opporsi con le mani spingendo in senso opposto in avanti. Questo sforzo statico dà un successivo sollievo perché allenta la tensione muscolare.
Gli esercizi per la cervicale vanno assolutamente eseguiti lentamente ed è consigliabile fermarsi se si avverte un lieve giramento di testa.
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