Se potessimo chiedere a ciascuno di voi qual è il metodo meno costoso e più semplice per fare attività fisica, siamo sicuri che molti risponderebbero correre o camminare. Per fare queste due attività non serve altro che un abbigliamento consono, un terreno adatto e sgombro da pericoli e tanta buona motivazione. Ma in realtà, dietro una camminata o un training di corsa ci sono molti elementi da tenere in considerazione. Se state pensando alla corsa come prossima attività da inserire nella vostra routine settimanale, noi consigliamo di iniziare gradualmente a informarsi su pro e contro di ognuno di questi sport e di consultare il proprio medico prima di intraprendere una qualsivoglia attività motoria. Una volta tenute a mente queste semplici regole preliminari potrete decidere qual è lo sport adatto a voi. Ma facciamo un po’ di chiarezza.
Qual è la differenza tra footing, jogging e running?
Semplificare è una cosa che ci viene naturale, ma dietro una corsetta o una passeggiata c’è un mondo che vi affascinerà. Come prima cosa bisogna distinguere tra le varie discipline: il footing, il jogging, il running ma anche trekking o hiking. Non esistono delle definizioni universalmente date, ma se ne può tracciare un quadro abbastanza completo in poche semplici mosse.
- Quando parliamo di footing dobbiamo ricordare che si tratta di un lemma della lingua inglese che abbiamo adottato, dandone una connotazione tutta italiana. Il footing per gli anglosassoni è il tenersi saldi con un solo piede in una condizione di sforzo, può essere quella di un terreno scosceso o del corpo in movimento costante. Per noi invece è il camminare in modo spedito o la corsetta lenta. Viene praticato quasi sempre all’aria aperta e il suo scopo è quello di indurre il corpo a uno sforzo leggero derivato dalla camminata veloce o corsa e quanto più possibile costante.
- Il jogging invece è quella corsa ad andamento non troppo sostenuto che utilizziamo per mettere in moto il nostro corpo, bruciare qualche caloria, senza stressare troppo l’organismo, anzi al quasi unico scopo di rimettere in movimento determinati gruppi muscolari soprattutto delle gambe e della schiena. Qualcuno la definisce come una corsa che non superi i 10 km all’ora mantenendo in ogni momento del movimento contatto con il terreno.
- Discorso a parte va fatto per il running. Solitamente si definisce corsa quella che viene fatta a livello agonistico, con obiettivi precisi, con lo scopo di migliorare costantemente le prestazioni del fisico. Per questa attività occorre affinare una tecnica di corsa, studiando la postura della parte superiore del busto, il movimento di piedi e gambe, la falcata, il ritmo da seguire.
- Anche tra hiking o trekking c’è differenza. Il primo è una camminata all’aria aperta, in cui si percorrono distanze anche notevoli con dislivelli più o meno importanti. Questa attività viene svolta nell’arco di una sola giornata mentre se parliamo di trekking spesso ci riferiamo a camminate outdoor che presuppongono più giorni di fila di allenamento. Elemento importante di queste due attività è il paesaggio e in qualche caso l’esplorazione attraverso sentieri e percorsi protetti.
Quando si parla di fare esercizio fisico, ognuno sceglie l’attività che più gli è congeniale, la maggior parte delle persone si divide tra chi è sedentario e chi invece è attivo, i primi sceglieranno una attività più blanda i secondi vorranno praticare uno sport ad alta intensità. Che apparteniate a l’una o all’altra categoria vi sarete chiesti spesso se è meglio correre o camminare?
Corsa o camminata: quale scegliere.
Ovviamente il confronto tra i due sport non può sancire quale sia il migliore in modo assoluto, vanno verificate moltissime variabili proprie di ciascun atleta. Come per tutti gli sport anche per il running o la camminata, la cosa che conta è la condizione fisica di partenza e ovviamente l’obiettivo che si vuole raggiungere. Se avete bisogno semplicemente di rompere la routine quotidiana, con un po’ di attività blanda all’aria aperta valutate il jogging o il footing, se invece volete avete un obiettivo specifico da perseguire, è bene rivolgersi a un esperto. Sarà un dottore a verificare qual è il vostro livello di partenza e la meta da raggiungere. Insieme a lui capirete quante volte correre ogni settimana, per quanto tempo bisogna camminare, quali distanze percorrere per rimanere in forma. Potrete decidere insieme l’andatura che è più adatta a voi verificando lo sforzo cardio respiratorio e la resistenza del vostro organismo a uno stimolo più o meno intenso. Senza perdere mai di vista quali sono i pro e i contro di ogni attività. Ricordate che si tratta per entrambe le discipline di un esercizio aerobico che è tanto più efficace quando è prolungato nel tempo e svolto con regolarità all’interno di una routine settimanale. Provate a iniziare l’allenamento sotto controllo di un personal trainer; sia la corsa che la camminata necessitano di una postura specifica e sono molto più facili da affrontare se si impara la respirazione corretta. Con l’aiuto di un esperto verificate se per voi è meglio camminare o correre.
Il dispendio energetico maggiore si ha ovviamente con una corsa a velocità moderata, questa brucia fino al 30% in più rispetto a una camminata lenta a parità di distanza coperta. Per una corsa efficace però occorre allenarsi a giorni alterni e durante la sessione tenere costante l’andatura per almeno 30 minuti, quindi sarebbe opportuno trovare una andatura a voi congeniale e mantenerla quanto più possibile costante evitando di interrompere l’allenamento per la troppa fatica. Iniziate con i 5 km orari e incrementate gradualmente nelle settimane successive. Ricordate che correre velocemente però non corrisponde a un aumento esponenziale del dispendio energetico, quindi scegliete il passo e correte per la vostra strada, ma attenzione agli infortuni. A essere sollecitate nella corsa saranno le articolazioni di caviglie, ginocchia e anche e tutti i muscoli della parte inferiore del corpo, per evitare spiacevoli stop causati dalla sovrastimolazione dell’apparato muscolo scheletrico non dimenticate di fare almeno 20 minuti di riscaldamento prima ogni sessione di corsa e di completare l’allenamento con un allungamento, di controllare la tenuta delle vostre scarpe e la sicurezza del terreno.
Se siete più in avanti con l’età e vi chiedete se a 50 anni meglio correre o camminare, ricordate che i rischi aumentano con l’aumentare dell’età. Quindi preferite una camminata sostenuta e non dimenticate, in qualsiasi caso, di abbinare un lavoro anaerobico (anche casalingo) in cui, seguendo i consigli di un personal trainer, aumenterete la massa muscolare di sostegno per la corsa o la camminata. Il vostro medico vi saprà consigliare qual è il giusto mix per il vostro stato fisico.
Man mano che farete della corsa o della camminata la vostra attività preferita impostate, sotto controllo medico, l’alimentazione più corretta. Ricordate di reintrodurre i sali minerali che avrete disperso sudando in modo da non avere carenze vitaminiche o di nutrienti: bere è molto importante e questi sport vanno praticati lontano dai pasti. Se avete scelto di correre o camminare per ritornare in forma, aggiungendo anche un allenamento anaerobico indoor o all’aperto, il corpo si tonificherà gradualmente e con poco sforzo. E quindi allacciate le scarpe, è l’ora del riscaldamento.