Si sgranocchia facilmente, si trasporta semplicemente ed è molto buona. Ma quali sono i benefici della frutta secca? Come prima cosa occorre fare un po’ di chiarezza perché è facile essere tratti in inganno. Con il termine frutta secca ci si può riferire tanto alla frutta disidratata ed essiccata, quanto alla frutta a guscio. Perché? Entrambe queste classi di alimenti sono povere di acqua, ciò consente loro di essere delle piccole riserve di nutrienti che, essendo secche, si conservano a lungo. Che preferiate la frutta lipidica (quella a guscio) o quella glucidica (quella essiccata) scoprirete con piacere quali benefici ha la frutta secca.
Benché tracce di essiccazione della frutta a polpa si possano ritrovare anche nei testi di gastronomia d’un tempo, è negli ultimi anni che questa tipologia di conservazione ha avuto una esplosione. Con l’avanzamento tecnico e l’utilizzo di macchinari come gli essiccatori e i liofilizzatori ottenere dei prodotti durevoli e salubri è diventato piuttosto semplice, anche in casa, se si possiede un essiccatore e si seguono pedissequamente i consigli degli esperti. Oggigiorno si essiccano facilmente (sia industrialmente sia in maniera casalinga) frutti come le mele, pere, il cocco e le banane mentre le albicocche, le prugne, l’uva e i datteri sono sottoposti a un processo di disidratazione. Tutti questi alimenti, una volta pronti, sono molto ricchi di zuccheri come fruttosio e glucosio e anche di fibre alimentari. Questa frutta secca si può mangiare al mattino a colazione o per lo spuntino spezza fame, a causa del suo potere saziante, sono consigliate anche nei regimi alimentari più rigidi. Dopo l’allenamento, ad esempio, la frutta disidrata aiuta a recuperare in fretta le energie perse, ne fanno uso, ad esempio, gli sportivi sottoposti ad attività prolungata.
Ogni frutto, disidrato o essiccato che sia, ha caratteristiche diverse, quindi preferite introdurli con moderazione nella vostra dieta, seguendo sia i vostri gusti personali sia per fare il pieno dei nutrienti di cui più necessitate. Il vostro medico di famiglia e il nutrizionista sapranno come introdurli nel vostro regime alimentare in maniera adeguata. Intanto segnatevi queste informazioni di base. Le albicocche secche sono ricche di carotenoidi, i datteri rappresentano una riserva di ferro, i kiwi contengono vitamina C. Anche le prugne secche, di cui sono ben note le proprietà, contengono molti antiossidanti. la castagna secca è un piccolo concentrato di nutrienti: tra cui amido, proteine e zolfo. Fate attenzione a comprare frutta disidrata al naturale, ovvero alla quale non sia stato aggiunto zucchero. In commercio si trova infatti molta frutta disidrata candita. In qualsiasi caso è opportuno non abusare con il consumo di frutta disidratata se soffrite di glicemia alta (l’uva sultanina ha quasi il 60% di zuccheri, i datteri raggiungono anche il 65%, le albicocche intorno al 50% come anche i fichi) o se avete problemi con il tratto intestinale.
La frutta secca lipidica, comprende più propriamente la frutta a guscio e i semi di alcune piante e di legumi (come gli arachidi). Quanti di voi vanno matti per anacardi, noci, nocciole, mandorle, pistacchi e pinoli? Sono perfetti al naturale e adoperati come ingredienti nelle ricette della tradizione e in quelle più creative. Sono ingredienti fondamentali, ad esempio, per la torta caprese al cioccolato, per la torta della nonna, ma anche per il pesto o per le salse per accompagnare la pasta. Nella dieta vegana spesso la frutta secca viene utilizzata (al pari dei legumi) come fonte di proteine vegetali: l’anacardo ammollato in acqua, ad esempio, è alla base della maggior parte dei dolci vegani o anche di quelli crudisti. Si tratta di ingredienti versatili ma, come tutti gli alimenti, hanno benefici e controindicazioni. È auspicabile quindi assumerne con moderazione perché ricchi di calorie ma anche di grassi. Mangiatene 30 g per merenda per non giungere al pranzo affamati o dopo lo sforzo fisico, aggiungetene un cucchiaio raso allo yogurt durante la colazione e non esagerate durante l’aperitivo.
La frutta secca è da evitare per chi soffre di malattie croniche dell’apparato escretore. Si tratta di alimenti molto pericolosi per chi soffre di allergie e intolleranze, attacchi allergici procurati dalla frutta secca possono rivelarsi estremamente gravi. Venendo alle proprietà della frutta secca la lista è molto lunga. La frutta oleosa è ricca d vitamine e sali minerali (come magnesio, potassio, zinco e vitamine del gruppo B ed E), fibre alimentari per lo più insolubili e grassi mono e polinsaturi. Non dimenticate che le mandorle ad esempio contengono anche acidi grassi monoinsaturi e polinsaturi, fosforo, magnesio, rame e manganese. Ma, esaminando nel dettaglio, se dovete assumere più acidi grassi omega 3 e 6 scegliete le noci, se vi occorre Vitamina E- che svolge un’azione antiossidante- orientatevi su mandorle e nocciole, per le fibre preferite anacardi, mandorle e noci pecan. Sono più ricche di proteine le arachidi e le mandorle; pistacchi e anacardi contengono ferro. Magnesio, calcio e potassio, contenuti in quantità variabile in tutta la frutta secca.