Le buone abitudini alimentari per un bambino in età scolare
In occasione della giornata mondiale dell'alimentazione, scopriamo quali sono le abitudini alimentari e gli stili di vita ideali per migliorare la salute del bambino
Il 16 ottobre si celebra la Giornata Mondiale dell'Alimentazione, istituita dall'Onu nel 1981 per ricordare la fondazione della FAO che risale al 16 ottobre del 1945. La Giornata ha lo scopo di sensibilizzare l'opinione pubblica sul problema della fame e della malnutrizione. Sappiamo che le abitudini alimentari acquisite in adolescenza condizionano profondamente l’alimentazione nelle fasi successive della vita. Ecco qualche consiglio, tratto dalle Linee guida per una sana alimentazione realizzato dal CREA, per abituare il bambino ad adottare un corretto regime alimentare fin dalla tenera età.
L’ambiente familiare e quello scolastico svolgono un ruolo essenziale nella definizione del rapporto con il cibo, del consumo dei singoli alimenti e della qualità del regime alimentare negli adolescenti. Inoltre, tutte quelle azioni volte a verificare il proprio grado di autonomia e affermare la propria indipendenza dai genitori, che porta all’identificarsi nel gruppo dei pari, possono influenzare i comportamenti alimentari con il rischio di modificare le eventuali “buone abitudini” acquisite nell’infanzia. Il gruppo dei pari è in grado di influenzare le abitudini alimentari in modo sostanziale: le scelte alimentari avvengono spesso attraverso un processo di osservazione e imitazione e gli amici possono condizionarsi reciprocamente e/o seguire norme comuni.
La distribuzione dei pasti durante la giornata è un altro fattore in grado di influire sulla qualità del regime alimentare di un bambino; in particolare la prima colazione, cioè il primo pasto della giornata, consumato prima delle attività quotidiane è molto importante soprattutto in questa fascia di età. Una colazione adeguata a garantire il giusto apporto di nutrienti ed energia per affrontare la prima parte della giornata è composta, ad esempio, da latte o yogurt accompagnati da pane o biscotti o fette biscottate o altri prodotti da forno o cereali da colazione. I bambini italiani hanno uno scarso consumo di fibra per cui è bene che almeno la metà dei cereali consumati siano integrali.
Uno stile alimentare che comprenda il consumo regolare di un’adeguata prima colazione è associato a una migliore qualità delle scelte alimentari, rispetto a un regime alimentare nel quale la prima colazione sia trascurata. Inoltre, l’abitudine alla prima colazione incide positivamente anche sulla performance cognitiva e scolastica e sull’apprendimento dei bambini.
L’abitudine di frazionare la giornata alimentare in più pasti, inserendo anche 1-2 piccole merende, può aiutare a far fronte alle particolari esigenze in calorie e in principi nutritivi tipiche di questa età, a ridurre il carico digestivo e a ottenere una migliore efficienza nel controllo della glicemia. Infatti, per chi fa una prima colazione adeguata, un piccolo spuntino a metà mattina è utile perché consente di mantenere costante l’attenzione durante il lavoro scolastico e di arrivare meno affamati all’ora di pranzo.
La merenda deve essere adattata allo stile di vita del bambino: se ha uno stile di vita molto attivo, bisogna tenere in considerazione questa caratteristica e offrire una merenda leggermente diversa rispetto a quella del bambino che ha uno stile di vita più sedentario. È possibile includere tutto nelle merende, saltuariamente anche alimenti che forniscono un senso di gratificazione, facendo molta attenzione alle porzioni: una merenda è una merenda e non un pranzo.
Per adottare uno stile di vita regolare che permetta una crescita sana nel bambino, un corretto regime alimentare deve andare di pari passo con un adeguato esercizio fisico. Fin dai primi mesi di vita è fondamentale stimolare il bambino al movimento e al gioco, riducendo, quando diventa più grande, le ore trascorse davanti alla televisione e al computer e favorendo le attività all’aria aperta, anche nei mesi invernali. È quindi importante che l’attività fisica diventi una buona abitudine quotidiana per i bambini e che sia inserita all’interno di un contesto generale, insieme a corretta alimentazione e buone abitudini.