Chiacchiere di Carnevale: divertirsi insieme in cucina
Colorato e divertente, il Carnevale è uno dei periodi dell’anno più atteso dai bambini. Questo è il tempo dei travestimenti e delle feste a tema, in cui ci si può lanciare i coriandoli e le stelle filanti. Ma parlando di tradizioni non sarebbe davvero Carnevale senza i dolci tipici. Che per voi siano galani, pampuglie, lattughe, frappe, bugie, cenci, crostoli, maraviglias o chiacchiere, questi dolcetti sono, senza ombra di dubbio, uno dei più iconici di questo periodo dell’anno. I bambini ne vanno matti e prepararle in casa non richiede troppa fatica e soprattutto possono essere servite per una merenda diversa dal solito. Ma qual è l’origine di questo dolce?
La prima testimonianza scritta della ricetta delle chiacchiere risale al 1560. Ne La singolare dottrina di Domenico Romoli si parla di frappe come di un impasto di farina, uova e zucchero steso in una sottile sfoglia, tagliato con delle incisioni parallele e poi fritto in abbondante strutto. Una volta tirato fuori è pronto per essere glassato con il miele. Per secondo, Bartolomeo Scappi con la sua Opera pubblicata nel 1570, ripropone la ricetta arricchendola con acqua di rose e un pizzico di sale. Dalla forma tonda queste bugie erano sicuramente più grandi di quelle che consumiamo oggi e ancor più croccanti.
Ne L’Apicio Moderno, Francesco Leonardi ci dà contezza della presenza, nel composto, di burro e vino, quindi possiamo attestare che a fine ‘700 la ricetta fosse molto simile a quella che consumiamo oggi. Nel corso degli ultimi secoli la ricetta ha subito qualche variazione sia negli ingredienti sia rispetto al nome con cui viene indicata, tanto da essere riportata dall’Artusi, da Ada Boni e anche da Anna Gosetti della Salda nel tomo Le ricette regionali italiane.
Come per tutte le ricette tradizionali, quindi, le dosi e gli ingredienti si sono via via adattati per incontrare i gusti contemporanei, ed è per questo che, se intendiamo servire le chiacchiere ai nostri bambini per merenda, sarebbe opportuno variare leggermente la ricetta rendendola più leggera e meno calorica.
Per la ricetta delle frappe occorre creare una fontana con 250 g di farina 0, unendo un pizzico di sale, 20 g di zucchero, la scorza di un limone grattugiata e 1 bustina di lievito in polvere per dolci. Al centro versate 2 uova sbattute e 25 g di burro morbido e iniziate a impastare. Se vi fate aiutare dai più piccoli potete procedere a mano, altrimenti utilizzate pure una planetaria per rendere il lavoro più semplice e veloce. Ai bambini piace in particolar modo mettere le mani in pasta, lavorare un impasto soffice ma sodo permette loro di sperimentare in cucina insieme agli adulti in tutta sicurezza. Per catturare la loro attenzione durante le fasi più ripetitive della ricetta, potrete raccontare loro quanto sia antica questa preparazione che risale a 5 secoli fa.
Una volta ottenuta una sfera di impasto omogeneo, fatela riposare, ben coperta con un foglio di pellicola trasparente per almeno 30 minuti. Usate questo tempo per preriscaldare il forno a 180°C o per montare la macchina della pasta se non volete utilizzare il mattarello.
Una volta riposato, prendete l’impasto e ricavatene a mano o con la macchina, delle losanghe che taglierete in quadrati o triangoli. Quest’ultimo passaggio può essere effettuato dai bambini. Sotto la vostra supervisione potranno, infatti, utilizzare una rotella dentellata con cui ricavare dei cenci leggermente arricciati sui bordi. Aiutateli a procedere con decisione e assicuratevi di ottenere all’incirca 20 frappe di dimensioni omogenee. Incidetele al centro, se preferite, e disponetele distanziate su una placca ricoperta con carta da forno. Anche qui i bambini possono dare una mano. Assicuratevi che dispongano le frappe in modo ordinato o creativo a seconda della loro indole prestando attenzione però al fatto che tutte le pampuglie riescano ad essere contenute in una sola teglia. Infornatele per 10 minuti, fino a che sono dorate. La cottura in forno vi permette di avere dei dolci leggeri e croccanti più adatti ai bambini rispetto alla variante fritta. Una volta pronte, sfornatele facendole raffreddare su una gratella per dolci. Servitele ai bambini solo una volta che sono completamente raffreddate.
Ricordate che ogni frappa ha circa 65 kcal, in cui l’8% è rappresentato da zuccheri semplici, quindi se servite le bugie per merenda, la dose consigliata deve variare in base all’età del bambino. Per una merenda che apporti circa il 10% delle calorie totali giornaliere i bambini tra 4 e 6 anni potranno assumere 130 kcal ovvero 2 chiacchiere, tra i 7 e i 9 anni ne potranno mangiare 3 assumendo 195 kcal, 4 per i bambini tra i 10 e i 12 anni con 260 kcal. Attenzione però a non cospargerle di zucchero o men che meno a glassarle con il cioccolato per non far aumentare vertiginosamente l’apporto calorico!