Attività fisica e bambini: la piramide della Sip

Bambini che fanno attività fisica
Attività fisica e bambini: la piramide della Sip

Quante volte a settimana i vostri bambini corrono spensierati? Quante volte improvvisano una gara di ballo tra amici o si scatenano in una competizione di salti aggraziatissimi e fantasiosi con i fratellini? E invece quanto spesso stanno seduti sul divano a guardare un film, un cartone o a giocare a un gioco da tavola? Pochi minuti o molte ore, voi genitori sapete quantificare le attività svolte durante la giornata? Se non avevate mai fatto attenzione a questo alternarsi di attività e sedentarietà, cari genitori, è giunta l’ora di tener da conto come si svolgono le giornate dei più piccoli.

La piramide della Società Italiana Pediatria

È per questo che la Società Italiana di Pediatria; la Sip, durante gli Stati Generali della Pediatria ha presentato la piramide dell’attività fisica e motoria. Un grafico semplice che aiuta i genitori e i bambini a individuare quali sono le regole da seguire per avere uno stile di vita salutare. Nella parte più bassa del grafico, la base della piramide, figurano le attività che i bambini devono compiere quotidianamente. 

  1. Andare a piedi a scuola o rincasare salendo un congruo numero di scale, o mettere a posto i propri libri e giochi, sono attività da svolgere tutti i giorni
  2. Per quattro o cinque volte alla settimana i più piccoli devono aiutare con i lavori domestici a loro consoni e dedicarsi ad un'attività fisica all’aperto preferibilmente in compagnia di altri coetanei. Badate bene, non si intende esclusivamente l’attività sportiva che i bambini compiono a scuola o durante le attività pomeridiane, ma ci si riferisce anche al gioco non organizzato con gli amici al parco: una caccia al tesoro in un luogo sicuro del parco, saltare la corda, uno scatenato gioco dei mimi e tutto quello che viene loro in mente a patto che sia divertente e sicuro.
  3. Tre o quattro volte a settimana devono partecipare alle attività motorie organizzate. Ogni età ha lo sport adeguato. Da 3 anni si può scegliere il nuoto, da 4 anni lo sci, a 5 anni si può praticare ginnastica artistica o ritmica o anche atletica leggera, da 6 anni calcio o rugby. Da 6-7 anni arti marziali, basket o pallavolo, quando hanno 7-8 anni tennis o scherma. A 8 anni è consigliato anche ciclismo. Ogni sport può essere praticato prima fino a padroneggiarlo per poi giungere all’agonismo, dopo qualche anno di pratica. 
  4. Una volta a settimana si possono fare delle gite in famiglia in cui non mancheranno le attività all’aria aperta.
  5. Un’ora al giorno, i bambini più grandi, potranno guardare la tv o giocare ai videogiochi

 Bisogna ovviamente accordare le attività motorie con l’età del bambino: 

  • i neonati (fino a 1 anno) saranno fisicamente attivi a intervalli più o meno lunghi per più volte nell’arco della giornata, potranno usare tappeti interattivi o rimanere proni a brevi intervalli per un totale di 30 minuti al giorno, 
  • i bambini di 1-2 anni dovrebbero alternare fasi di attività fisica di varia intensità per almeno 180 minuti al giorno,
  • anche per i bambini di 3-4 anni si raccomandano 180 minuti di movimento, prestando attenzione a inserire almeno 60 minuti di attività di intensità da moderata a vigorosa,

bambini e ragazzi tra i 5-11 anni dovrebbero svolgere almeno 60 minuti di attività fisica di intensità da moderata a vigorosa alla quale aggiungere 3 o 4 volte a settimana un'attività mirata a rafforzare l’apparato muscolo-scheletrico.

L’attività fisica e la salute: il ruolo dei genitori

Gli anni appena trascorsi sono stati, soprattutto per i più piccoli, faticosi; al normale alternarsi di momenti collettivi di gioco e di relax si è sostituito lo stare a casa pigro e nervoso che dava poco spazio alla consueta socialità e alle attività ludico-sportive. Gestire i più piccoli, per i genitori, è diventato un compito molto complesso anche per questo, perché bisognava creare in casa luoghi sicuri in cui giocare, scegliere attività adeguate all’età e allo sviluppo dei propri bambini, tutto in spazi chiusi o ristretti. Non bisogna dimenticare però che i genitori possono dare l'esempio avendo per primi una vita attiva che spinga i più piccoli a non diventare sedentari. 

L’attività fisica ha un ruolo fondamentale per la salute dei più piccoli. Sono questi primi anni di vita quelli in cui il movimento è l’unione perfetta di divertimento, apprendimento e miglioramento delle condizioni di salute sia fisiche che mentali. Il benessere psicofisico dei vostri ragazzi passa proprio attraverso una vita attiva. Muoversi aiuta a essere più calmi e rilassati, a crescere senza conflittualità o agitazioni, aumenta il benessere generale e il sonno diventa più tranquillo e profondo.

Come se non bastasse, il gioco in movimento aiuta a sviluppare i sensi, le funzioni motorie, anche ad acquisire sicurezza in capacità che il bambino va via via sviluppando come la conoscenza del mondo, la creatività, il problem solving, la consapevolezza del proprio corpo e di quello altrui, delle emozioni del singolo e di quelle condivise. Il bambino impara giocando e giocando si muove in uno spazio che si fa via via più familiare e sicuro. Vero è che spesso tocca ai genitori trovare delle occasioni in cui fare attività fisica, soprattutto per i bambini più piccoli l’interazione con i familiari è fondamentale anche nei momenti di attività. Aiutate i vostri bambini a crescere sani e sereni.