Come imparare le tabelline
Una delle prime sfide che l’apprendimento della matematica pone agli studenti delle scuole elementari è sicuramente memorizzare le tabelline. Dopo aver imparato la numerazione e le prime operazioni subito ci si imbatterà in questo scoglio da superare. Nonostante alcuni genitori potranno serbarne un ricordo non proprio piacevole, questo primo incontro con l’aritmetica si rivela poi cruciale per quando è necessario approcciarsi con argomenti più corposi come le frazioni o le prime equazioni. Quando si passerà dalla scuola primaria alle scuole medie, alle superiori fino a giungere all’analisi matematica, queste semplici nozioni torneranno alla mente poiché sono alla base per lo sviluppo del calcolo mentale. Ed è per questo che sin dai primi giorni di scuola bisogna seguire i bambini con pazienza e dedizione affinché memorizzare le tabelline non diventi un incubo ma una attività interessante.
Così come avviene per i compiti laddove l’aiuto degli adulti è propedeutico a un apprendimento solido e piacevole, i genitori sono chiamati a insegnare ai bambini come alimentarsi correttamente per supportare attraverso una corretta alimentazione anche lo sforzo mentale. È per aiutare le famiglie in questo difficile compito che Nestlé in collaborazione con il Campus Biomedico di Roma e SIPPS ha creato il Metodo Nutripiatto: un utile strumento per sostenere i genitori nella preparazione dei pasti dei bambini, aiutando a bilanciare le porzioni e a farli familiarizzare con i concetti di alimentazione sana e di lotta allo spreco alimentare. Ma tornando all’aritmetica.
Cosa sono e perché è importante memorizzare le tabelline?
Le tabelline sono un modo semplice per ricordare le moltiplicazioni. Si tratta di facili formule in cui due numeri vengono moltiplicati tra di loro. Il loro nome deriva dalla tavola pitagorica che altro non è se non uno schema composto da 10 righe e 10 colonne in cui si segnano i fattori e il prodotto di ogni singola moltiplicazione possibile tra i primi 10 numeri. I bambini memorizzano le tabelline all’incirca in seconda, terza elementare per poi procedere con calcoli più complessi.
Memorizzare le tabelline aiuta i bambini a comprendere i numeri a come questi si pongono in relazioni tra di loro e a come seguono sviluppi schematici. Imparare le tabelline non deve essere però un esercizio di mera memoria, farlo in maniera attiva e consapevole aiuta anche a sviluppare il ragionamento matematico, a trovare strumenti compensativi che potenziano le capacità di apprendimento.
Come insegnare le tabelline ai bambini
Non esiste un solo metodo per memorizzare le tabelline anzi i pedagogisti ne studiano sempre di nuovi e più performanti per renderlo un processo divertente e non traumatico. Solitamente però si segue uno schema condiviso a molti insegnanti e qualche trucco per memorizzare le tabelline che lo rendono più facile.
- La prima regola è ricordare al bambino che, per la proprietà commutativa,cambiando l’ordine dei fattori il risultato non cambia, quindi mentre si impara la tabellina in base 2, ad esempio, in realtà si stanno imparando anche tutte le altre moltiplicazioni che prevedono un 2 come fattore.
- La seconda regola da imparare è che qualsiasi numero moltiplicato per zero dà come risultato sempre zero. Semplice e immediato.
- Come seconda tabellina da imparare si raccomanda quella in base 1: in cui il risultato è sempre uguale al secondo fattore.
- Poi si passa alla tabellina del 10. È molto facile poiché basta aggiungere uno zero al numero da moltiplicare e si ottiene il risultato.
- La quarta tabellina da imparare è quella del 5. La numerazione aumenta di 5 unità alla volta.
- Per la tabellina del 2 insegnate ai bambini a contare (saltando un numero) da 0 a 20, in questo modo individueranno i numeri pari facilmente. Oppure ci si può aiutare con le mani. Su ogni mano si segnerà il numero da moltiplicare e poi si conteranno le dita. Quattro per due è uguale a 4+4, quindi solleverà 4 dita della mano sinistra e 4 sulla destra. Se fino al 5 il bambino potrà farlo da solo dal sei in poi avrà bisogno dell’aiuto di un genitore (oppure potrà contare le dita dei piedi).
- Stesso metodo è utilizzabile anche con la tabellina del 4 e dell’8 ma a patto di coinvolgere tutta la famiglia. Per il quattro serviranno fino a 8 mani, per quella dell’8 fino a 16. Oppure si potranno utilizzare palmi e dorsi delle mani (in modo da contare due volte lo stesso dito senza sbagliarsi). Altra cosa da ricordare per la tabellina del 4 è che le unità hanno una ricorsività: dall’1 al 5 le unità saranno 4,8,2,6,0 così come dal 6 al 10, a cambiare saranno le decine.
- La tabellina del 3 è tra le più ostiche perché andrà imparata a memoria. Si potrà contare saltando due numeri e partendo dal 3 fino ad arrivare a 30.
- Per la tabellina del 9 invece ci si farà aiutare da qualche trucco per imparare le tabelline. Il primo trucco: nella numerazione in base 9 le decine crescono di un numero alla volta mentre le unità diminuiscono: al 9 segue il 18 e poi il 27 e così via. Secondo trucco: si potrà partire dalla tabellina del 10 e togliere il numero corrispondente al moltiplicatore. Terzo trucco: usate le mani. Ponete sul tavolo le mani con i palmi verso il basso, assegnate ora a ogni dito un numero dall’1 al 10 (mignolo sinistro 1, anulare sinistro 2 ecc fino ad arrivare al pollice destro 6 e così via). Se state moltiplicando 9 per 1 ad esempio abbasserete il dito corrispondente all’1 (ovvero il mignolo sinistro). Tutte le dita che si trovano prima del dito abbassato saranno le decine (in questo caso nessun dito quindi nessuna decina) quelle dopo il dito saranno le unità. Quante dita sono alzate a destra del mignolo? 9, quindi 9x1 è 9. E così via.
- Per le moltiplicazioni che abbiamo come fattori i numeri dal 6 al 9 si potrà utilizzare il metodo delle dita. Scrivete sui polpastrelli di entrambe le mani i numeri da 6 a 10 (entrambi i polpastrelli dei pollici saranno il numero 6, gli indici il 7 e così via). Ora tenete i palmi rivolti verso di voi. Se l’operazione da eseguire è 8 x 6 nella mano destra terrete aperti il 6, il 7 e l’8 (pollice, indice, medio) nella sinistra solo il 6 (pollice). Per ottenere il risultato, sommerete le dita distese 3+1=4 e moltiplicherete tra loro quelle chiuse (anulare e mignolo della mano sinistra) 2+ (indice, medio, anulare e mignolo della mano destra) 4= 8, 8X6=48.
5 metodi per padroneggiare le tabelline
Una volta imparate le tabelline occorrerà ripeterle. Un interrogatorio fuori contesto però non è la soluzione più auspicabile. Di giochi ed esercizi per memorizzare le tabelline ne esistono molti. Alcuni più semplici altri che richiedono un po’ di impegno.
- Filastrocche per imparare le tabelline. In rete si trovano tantissime filastrocche per imparare le tabelline ma nessuno vieta di mettere in moto la vostra fantasia e con l’aiuto dei bambini inventare una propria filastrocca. Attraverso queste piccole poesie in rima potrete aiutare la memoria dei più piccoli.
- Tabelline in musica. Se non avete molta dimestichezza con le rime allora potrete adattare la canzone del momento inserendo le tabelline? Un nuovo tormentone fa breccia nel cuore del vostro bambino, allora è giunta l’ora di stravolgere la canzone con delle moltiplicazioni!
- Memory del risultato. Il gioco memory è divertente e facile da realizzare. Taglia 20 cartoncini delle stesse dimensioni, individua 10 coppie di operazioni che abbiano lo stesso risultato 2x6 o 3X4 e scrivine ciascuna su un cartoncino. Disponi i cartoncini a faccia in giù e lascia che i bambini si divertano a trovare le coppie abbinate. Per i bambini più esperti poi utilizzare anche delle piccole espressioni che comprendano anche sottrazione e addizione.
Tabelline e giochi di ruolo. Esistono numerosi giochi di ruolo che prevedono l’utilizzo di dadi e in cui si superano prove facendo tiri di dado. Procuratevi due dadi a dieci facce e ideate una storia semplice che metta alla prova il vostro piccolo eroe. L’avventura può essere a tema fantasy, dinosauri, pirati, inventori o trattare di quello che appassiona il vostro bambino. Per superare le prove dovrà lanciare dei dadi e calcolare da solo il risultato. Per scalare quella parete rocciosa dovrà totalizzare più di 50 punti, quali moltiplicazioni gli faranno superare la prova?