Come gestire l'ansia a scuola
Con l’inizio della scuola riprendono anche i compiti da fare a casa, le interrogazioni e i compiti in classe, sia per gli studenti già più grandi ma, soprattutto, per quelli più piccoli. Dopo 3 mesi di vacanza occorrerà riprendere ad andare a scuola tutti i giorni e, se da un lato vi è la gioia di riabbracciare i compagni, dall’altro spesso si trova lo stress di dover far fronte a un altro anno scolastico. Durante l’infanzia e l’adolescenza il bambino si trova di fronte alla necessità di affrontare grandi sfide in ambito scolastico. Materie umanistiche e scientifiche rappresenteranno una vera e propria corsa ad ostacoli che lo preparerà per la futura carriera scolastica superiore. Ed è per questo che i genitori svolgono, soprattutto nei primi anni di scuola, un ruolo fondamentale per aiutare i bambini nell’apprendimento ma anche nella gestione dell’ansia da scuola a questo connessa.
È bene ricordarlo; anche i bambini possono soffrire di ansia da prestazione a scuola, quando molti pensieri e aspettative si affollano nella loro mente: “Sarò in grado di rispondere correttamente alle domande della maestra all’interrogazione?” Oppure “Le conoscenze acquisite saranno sufficienti per ottenere un buon voto al compito in classe?” Imparare a gestire questi pensieri e sensazioni, sin da piccoli, si rivela un ottimo esercizio per imparare come gestire l'ansia da esame universitario quando diventeranno adulti.
A insegnare come gestire l'ansia da interrogazione o da giornata scolastica saranno i genitori che, con pochi semplici gesti, potranno supportare anche a livello psicologico ed emotivo i bambini in età scolare. Come? Vediamolo insieme.
- Compiti per le vacanze. Quanto tempo hanno trascorso i bambini durante l’estate a guardare la tv o a giocare? E quanto tempo invece hanno dedicato a svolgere i compiti che la maestra ha affidato loro prima della fine dell’anno scolastico? È bene che, durante tutta l’estate, per preparare il bambino all’anno scolastico venturo e limitare lo stress e l’ansia da rientro a scuola, vengano alternate le ore di puro divertimento al tempo dedicato all’apprendimento. Un giusto equilibrio tra doveri scolastici e gioco terranno vivi nel bambino i ricordi di quanto appreso a scuola e lo prepareranno ad affrontare con più serenità la ripresa dell’anno scolastico.
- Riprendere il ritmo. Durante le vacanze estive è facile che il bambino prenda l’abitudine di svegliarsi più tardi, andare a dormire a sera inoltrata, fare le ore piccole. È opportuno ricordare ai genitori, però, che a questi strappi alle regole è necessario che segua un ritorno ai ritmi normali ben prima che inizi la scuola, solo in questo modo i bambini possono riprendere gradualmente le buone abitudini. Quindi già un paio di settimane prima della fine delle vacanze, iniziate a preparare i bambini a svegliarsi presto la mattina e andare a dormire a un orario consono. In questo modo non subiranno il trauma della levataccia i primi giorni di scuola e saranno più reattivi e performanti fin dalla prima campanella della giornata, senza l’ansia connaturata con un risveglio improvviso mentre si era beatamente addormentati.
- Alimentarsi correttamente. Un’alimentazione equilibrata dovrebbe essere sempre perseguita dai genitori e imparata dai bambini sin da piccoli. Vero è però che durante l’estate spesso si concede ai bimbi più di uno strappo alle regole. Sarebbe opportuno quindi, per garantire ai più piccoli un corretto apporto energetico durante il periodo scolastico, non perdere durante tutta l’estate la buona abitudine di mangiare sano. Questo è uno dei compiti più difficili in capo ai genitori è per questo che Nestlé in collaborazione con il Campus Biomedico di Roma e SIPPS ha creato il Metodo Nutripiatto: uno strumento di supporto per le famiglie che aiuta i genitori nella preparazione dei pasti dei bambini. Lo scopo è quello di aiutare i grandi a bilanciare le porzioni e a far prendere dimestichezza ai bambini con i concetti di alimentazione sana e di lotta allo spreco alimentare.
- Riprendere a fare sport. Anche riprendere l’attività sportiva è un passo utile per attenuare l’ansia da scuola. Spesso i primi giorni di rientro possono essere caratterizzati da insonnia, irritabilità, mal di testa, mal di pancia e altri disturbi tipici di un soggetto stressato. Permettere al bambino, invece, di tornare a praticare sport può svolgere una funzione distensiva e aiutarlo a calmarsi. Se i disturbi legati a questa ripresa scolastica dovessero preoccuparvi, parlatene con il medico e valutate con lui quale sia il percorso più adatto per aiutare i bambini in questo momento di cambiamento.
- Rivedere i compagni. Sarà fondamentale per bilanciare gli stati d'ansia e riempire le giornate del bambino con attività che lo rendono felice. E cosa migliora l’umore dei più piccoli più che giocare in compagnia? Per questo fate in modo che i vostri bambini riprendano a frequentare i compagni di classe, invitandoli a giocare a casa, facendo una partita al parco o mangiando un ghiacciolo insieme. In questo modo potranno raccontarsi a vicenda le avventure vissute in estate e affrontare insieme e più serenamente il rientro a scuola.
- Conoscere i nuovi maestri. Se i bambini cambieranno scuola quest’anno o inizieranno un nuovo ciclo scolastico fate sì che incontrino gli insegnanti prima dell’inizio della scuola. Questo incontro con il corpo docente sarà propedeutico a un inserimento più semplice all’interno del nuovo ambiente scolastico. I bambini potranno porre domande ai maestri e imparare a conoscerli e a fidarsi di loro.
- Preparare lo zaino. Per un avvicinamento blando all’inizio della scuola è consigliabile anche pensare al materiale scolastico che servirà ai bambini durante la scuola. Se a vostro figlio piace lo shopping portatelo con voi a scegliere quaderni, penne e matite colorate. Potrà decorare le copertine dei quaderni con dei disegni, attaccare etichette alla cancelleria (per evitare di perderla) e riempire l’astuccio di tutti gli utilissimi strumenti scolastici.
- Parlare con i genitori. Ultimo aspetto cruciale per ridurre l’ansia da rientro ma anche l’ansia da interrogazione è sicuramente quello che riguarda il parlare con i bambini per aiutarli a gestire le emozioni positive o negative che siano. Il dialogo con i genitori è alla base del rapporto di fiducia incondizionata che i bambini stabiliscono con papà e mamma. Prestare attenzione alle loro paure e insicurezze e condividere strategie per superarle insieme senza troppa fatica, aiuta il bambino a comprendere che esiste una soluzione ai problemi della vita e che, esponendo le proprie debolezze, si può trovare qualcuno pronto ad ascoltare e aiutare. Parlare di emozioni e paure è naturale e bisogna avere rispetto e comprensione per questi momenti, per questo non minimizzate mai i loro sentimenti e non derubricate mai queste ansie da rientro scolastico a mere piccolezze, anzi dategli la giusta importanza e usatele per costruire un rapporto sano e sincero con i vostri bambini empatizzando con loro. Incoraggiateli ad affrontare i cambiamenti per renderli man mano sempre più autonomi e resilienti di fronte alle difficoltà della vita.