Lavare le mani: come farlo diventare un gioco
Per gli adulti lavare le mani è una attività che viene ripetuta moltissime volte al giorno: quando si rientra a casa, prima dei pasti, dopo essere stati in bagno, ogni qual volta si tocca qualcosa di sporco o si deve iniziare una qualsiasi attività, il lavaggio delle mani è un gesto quasi automatico. Discorso diverso per i bambini, per loro, che toccano tutto e che spesso passano le manine su occhi, naso e bocca, non eseguire un corretto lavaggio delle mani può essere pericoloso. Quindi è importante per i genitori insegnare ai più piccoli il lavaggio igienico delle mani, il più presto possibile, in modo che diventi anche per loro un automatismo e una abitudine sana.
Necessario dopo una passeggiata al parco, dopo le coccole al cane, dopo aver usato pennarelli e tempere, lavare le manine è fondamentale prima dei pasti soprattutto perché i più piccoli afferrano il cibo con le mani e lo portano velocemente alla bocca. Assicuratevi quindi che abbiano le manine ben lavate prima di pranzare, cenare e fare merenda o colazione. Prendetevi del tempo da dedicare all’igiene del loro corpo e, se non avete idea di cosa cucinare una volta lavati i bambini, affidatevi a Nutripiatto. Per i pasti preparati a casa viene in aiuto delle famiglie Nestlé con il metodo Nutripiatto: uno strumento, studiato in accordo con il Campus Biomedico di Roma e SIPPS, che supporta i genitori nella preparazione dei pasti dei più piccoli, bilanciando le porzioni e aiutandoli a familiarizzare con il concetto di alimentazione sana e di lotta allo spreco alimentare. Pasti bilanciati aiutano i bambini nella crescita. Ma se state cercando le istruzioni per il lavaggio mani dei più piccoli, ecco 3 attività che renderanno lavare le mani una pratica divertente.
1. Lavarsi le mani come dei veri pirati
Questa attività volta al lavaggio delle mani può essere svolta con i bambini più piccoli, dai 3 anni in su. Due simpatiche navi di pirati stanno dando la caccia a un tesoro di grandissimo valore, devono esplorare tutte le isolette, golfi, insenature, devono guardare sotto gli scogli e sulle dune di sabbia delle spiagge per trovare il forziere. Come prima cosa allora bisogna bagnare l’arcipelago (le manine) con dell’acqua. Poi la prima nave (la mano destra o sinistra) dovrà essere equipaggiata per il viaggio (mettete del sapone sul palmo) e solo allora partirà per cercare il bottino. Così girerà intorno al primo ostacolo (il pollice della mano opposta) una lunga striscia di terra piena di coccodrilli (Fate sfregare il pollice anche sotto le unghie per lavarlo completamente e poi così per le altre dita). Il secondo ostacolo è un grande serpente di mare che si nasconde tra le onde (si sfrega l’indice), poi c’è un sentiero pieno di conchiglie appuntite (il dito medio), una lunga spiaggia in cui dormono i gabbiani (l’anulare), un ponte sospeso che balla sospinto dal vento (il mignolo). Si giunge poi (sempre sfregando) in una radura piena di mulinelli d’aria (il dorso della mano) che spazzano via tutto (e si sfrega bene bene il dorso), per poi arrivare (al palmo) a una radura dove il bottino si nascondeva: tante piccole tartarughe che stanno facendo la loro prima corsa al mare. I nostri pirati hanno scoperto il segreto dell’isola delle tartarughe. Ora bisogna che arrivino le onde del mare per portare a casa le tartarughe (si risciacqua). Si ripete una storia simile per l’altra manina e ci si accerta che il bambino, giocando, abbia appreso come lavare le mani divertendosi.
2. Consegnare un importante pacco, a lavare le mani ci aiuta il postino
Questo metodo per lavare le mani è adatto ai bambini in età scolare (dai sei anni in su). Il postino Piero deve consegnare dei pacchi al piccolo Giulio che fa il compleanno oggi. Quindi carica la sua auto con i regali (sapone sui palmi) e inizia a cercare la casa del nostro amico. Passa per via Pollici dove abita il signor Gattelli amante dei mici (il palmo della mano sfrega prima un pollice poi l’altro), il postino saluta i mici ma il vecchio signore gli dice che Giulio non abita lì, quindi passa dalla signora Rossetti in vicolo Indici (indice), la signora ama dipingere, il postino si fa spazio tra i quadri per cercare Giulio ma scopre che non è la casa giusta, poi passa dai fratelli Ideucci in viale Medio, loro sono dei grandi scienziati e inventori, tra il frastuono della loro nuova macchina spara bolle non sentono il postino. Lui li chiama dalla finestra, ma una passante gli dice che il festeggiato non abita lì. È Anna Pini che va a scuola di canto proprio lì accanto, in piazza Anulare, quindi a Piero non resta che chiedere informazioni al sindaco del paese che ha l’ufficio in vicolo Mignolo. Il sindaco Primo Cittadini sa la soluzione, bisognerà prima attraversare Piazza Dorso per arrivare a Parco Palmo dove Giulio sta festeggiando con gli amici. In questo modo il lavaggio delle mani è completo e i bambini possono correre a mangiare. Cambiate di volta in volta il nome dei personaggi che appaiono nella storia o fateveli suggerire dai vostri bambini.
3. Lavarsi le mani per ripetere le tabelline
Perché non abbinare il lavaggio delle mani alla ripetizione delle moltiplicazioni? Pensata per i bambini più grandi, questa idea li aiuta a ripetere con velocità e prontezza la matematica. Mentre lavano il pollice possono ripetere tutte le tabelline in base 1, l’indice sarà il 2 e così via. Non è detto che debbano lavare le dita in ordine, anzi più sono grandi più potranno muoversi tra un dito e l’altro e tra i numeri per affinare la propria conoscenza dell’aritmetica. I bambini più grandi, infatti, sono abbastanza adulti da essere in grado di lavare le mani da soli ma fare calcoli a mente aiuterà loro a far perdurare il lavaggio per il tempo necessario a rimuovere tutto lo sporco.