Pet Therapy: cos’è, come farla e quali benefici per i bambini

Pet Therapy: cos’è, come farla e quali benefici per i bambini

La Pet Therapy è un’attività basata sull’interazione delle persone con certi animali che può aiutare anche i più piccoli dal punto di vista del benessere fisico e psichico.

La Pet Therapy, ormai ampiamente diffusa anche in Italia, sfrutta i benefici dell’interazione tra uomo e animale per stimolare positivamente la sfera emotiva e migliorare il benessere generale. Questa pratica, integrata ai percorsi di cura tradizionali, utilizza la presenza degli animali come mediatori per creare un canale di comunicazione più empatico tra medico e paziente. In particolare, rappresenta un valido supporto per i bambini, favorendo il movimento e contribuendo al benessere psicofisico grazie al legame speciale che si instaura tra i più piccoli e i loro amici a quattro zampe.

Pet Therapy: com’è nata

La Pet Therapy ha origine negli anni ’50 negli Stati Uniti grazie a Boris Levinson, neuropsichiatra infantile. Levinson notò che uno dei suoi giovani pazienti autistici mostrava significativi miglioramenti emotivi e relazionali quando interagiva con il suo cane. L’animale fungeva da ponte comunicativo, permettendo al bambino di esprimere emozioni e sensazioni in modo più naturale. Dopo numerose osservazioni e studi, Levinson introdusse ufficialmente il termine "Pet Therapy" nel 1961, aprendo la strada a un approccio terapeutico innovativo basato sull'interazione uomo-animale.

Pet Therapy: benefici

La Pet Therapy rappresenta un valido supporto terapeutico per i bambini, specialmente quelli con disabilità fisiche, disturbi psichici o che affrontano sfide emotive e relazionali. Questo approccio si basa sull’interazione tra i piccoli e gli animali, mirata a soddisfare bisogni fondamentali come l’affetto, la sicurezza e la socialità, contribuendo al miglioramento delle capacità comunicative e comportamentali.

Benefici Psichici ed Emotivi

Gli animali offrono un ambiente di supporto privo di giudizio, favorendo lo sviluppo dell’autostima e della fiducia in sé stessi. Per i bambini che faticano a relazionarsi con gli altri, l’interazione con un animale può rappresentare un primo passo verso l’apertura e la connessione sociale. Ad esempio:

  • Riduzione dell’ansia e dello stress: accarezzare un animale stimola il rilascio di ossitocina, l’ormone legato al benessere, che contribuisce a ridurre i livelli di cortisolo (l’ormone dello stress).
  • Sviluppo dell’empatia: prendersi cura di un animale incoraggia i bambini a comprendere e rispettare le esigenze di un essere vivente, favorendo comportamenti empatici anche nei confronti delle persone.

Benefici Fisici

La Pet Therapy non si limita al benessere psicologico; vi sono anche numerosi vantaggi per la salute fisica. Studi scientifici hanno evidenziato che l’interazione con gli animali può:

  • Ridurre la pressione arteriosa e stabilizzare il ritmo cardiaco, effetti particolarmente utili per bambini con problemi cardiovascolari.
  • Stimolare la motricità: accarezzare un animale, giocare o semplicemente interagire con lui aiuta a sviluppare la coordinazione e le capacità motorie, specialmente nei bambini con disabilità fisiche.

Il Ruolo Speciale dei Gatti nella Pet Therapy

Oltre ai cani, i gatti si stanno rivelando ottimi alleati nella Pet Therapy, grazie alla loro natura calma e rassicurante. La loro presenza contribuisce a:

  • Calmare l’ansia: le fusa dei gatti hanno un effetto rilassante, riducendo la tensione e favorendo il sonno.
  • Incoraggiare l’immaginazione: molti bambini si sentono liberi di confidare ai gatti segreti e pensieri, trasformandoli in compagni di gioco e avventura.
  • Infondere sicurezza: il contatto regolare con un gatto può aiutare i bambini a sentirsi protetti e meno vulnerabili, favorendo un senso di stabilità emotiva.

Un Supporto nella Crescita

La Pet Therapy, in tutte le sue forme, si integra in modo efficace nel percorso di crescita psicofisica dei bambini. In un’età in cui identità, relazioni e capacità cognitive si stanno formando, il contatto con un animale può rappresentare un punto di riferimento positivo e costante.

Questa connessione speciale permette di risvegliare abilità latenti, instaurare nuove routine e affrontare le difficoltà quotidiane con maggiore serenità, rendendo la Pet Therapy un’opzione sempre più adottata in contesti educativi, riabilitativi e sanitari.

Pet Therapy: l’importanza delle regole

La Pet Therapy non è solo un'opportunità per migliorare il benessere fisico ed emotivo dei bambini, ma anche un momento educativo fondamentale. L’interazione con un animale, che avvenga attraverso il gioco, la cura o semplicemente il contatto, può insegnare ai piccoli valori come il rispetto, l’empatia e la responsabilità. Tuttavia, per garantire un’esperienza sicura e positiva, è essenziale stabilire delle regole chiare che guidino il comportamento del bambino nei confronti dell’animale.

Perché sono Necessarie delle Regole?

Gli animali coinvolti nella Pet Therapy non sono giocattoli, ma esseri viventi con esigenze, emozioni e limiti. I bambini, specialmente i più piccoli, potrebbero non essere in grado di cogliere spontaneamente questi aspetti e rischiare, involontariamente, di arrecare disagio o danno all’animale. Le regole servono a:

  1. Proteggere l’animale: Evitare che subisca stress, dolore o disagi dovuti a comportamenti inappropriati.
  2. Garantire la sicurezza del bambino: Un animale infastidito o spaventato potrebbe reagire in modo imprevedibile, anche con comportamenti difensivi.
  3. Promuovere un’esperienza educativa: Le regole aiutano il bambino a sviluppare consapevolezza riguardo ai bisogni dell’altro, migliorando la sua capacità di interazione.

Regole Fondamentali nella Pet Therapy

  1. Rispettare gli spazi personali dell’animale: Come le persone, anche gli animali hanno bisogno di spazi privati. Il bambino deve imparare a riconoscere quando il cane o il gatto vuole stare tranquillo, ad esempio quando dorme o mangia.
  2. Non invadere o danneggiare: È fondamentale spiegare al bambino che gesti come tirare la coda, le orecchie o essere troppo irruenti sono comportamenti sbagliati e possono far male all'animale.
  3. Riconoscere i segnali dell’animale: I bambini devono essere educati a osservare e comprendere i segnali di disagio o stress dell’animale, come ringhi, soffi o movimenti nervosi.
  4. Gestire i giochi in modo corretto: L’interazione con giochi condivisi deve avvenire rispettando le preferenze dell’animale. Ad esempio, non bisogna togliere bruscamente un gioco dalla bocca di un cane o costringerlo a giocare se non ne ha voglia.

L’Approccio Educativo

Le regole non devono essere percepite come un'imposizione, ma come parte del gioco stesso. Attraverso spiegazioni semplici e attività guidate, il bambino può apprendere comportamenti corretti in modo naturale e divertente. Ad esempio:

  • Simulazione di situazioni: Mostrare al bambino cosa fare (o non fare) con l’animale attraverso il gioco di ruolo.
  • Elogi e ricompense: Premiare il bambino per comportamenti rispettosi rinforza il valore educativo dell’esperienza.

La guida Nutripiatto

Giocare, fare movimento e divertirsi con un cane, un gatto o qualsiasi altro pet, rappresenta un’occasione importante e una buona opportunità educativa. A questo magico rapporto tra animali domestici e bambini è dedicato un capitolo all’interno della Guida Nutripiatto, un utile vademecum rivolto a genitori, educatori ed esperti che offre idee e consigli volti ad aiutare le famiglie a seguire uno stile alimentare sano, che comprenda anche una costante attività fisica da svolgere con gli amici e con i propri animali da compagnia.

In particolare, all’interno della guida si sottolinea come l’amicizia con gli animali di casa rappresenta un’esperienza unica, fatta di momenti di cure e di gioco, di divertimento e di rispetto. La Guida Nutripiatto sottolinea come crescere con compagni a “4 zampe” sia fonte di molteplici benefici: insegna il concetto di responsabilità, permette di scoprire e affermare la propria identità, facilita il movimento e il benessere sia dal punto di vista psicologico ed emotivo che fisico.